di Piero Bargellini e Enrico Freyrie
1947
246 pagg. con 152 illustrazioni in b/n
Cartonato, 16 x 21,5 cm
Edizione italiana
ESAURITO
Sinossi:
Piero Bargellini sceglie suo nipote Enrico Freyrie, giovanissimo architetto. Partendo dal dibattito sull’architettura moderna che divideva i “puri esteti” dai “puri economisti”, gli autori giungono al centro della moderna città architettonica in maniera persuasiva. “Ripercorrere rapidamente la storia dell’attuale società, rintracciare i motivi civili, rievocare le condizioni della vita moderna, riscoprire i materiali che si sono offerti alla scienza delle costruzioni, per giungere finalmente al formarsi della nuova coscienza artistica dei vari architetti. Non c’è dubbio che la cosiddetta rivoluzione industriale, lo sviluppo del commercio e la società lavoratrice abbiano dato all’architettura una sollecitazione sconosciuta nei passati secoli. Non c’è dubbio che il ferro, il vetro e il cemento abbiano offerto agli architetti nuove possibilità strutturali.” (dall’introduzione).